CIGO ampliata per fronteggiare gli effetti della guerra in Ucraina

CIGO ampliata per fronteggiare gli effetti della guerra in Ucraina

Cassa integrazione ordinaria anche per le imprese che nel corso del 2022 sono costrette a sospendere o ridurre la propria attività lavorativa per l’impossibilità di concludere accordi o scambi commerciali a causa delle limitazioni conseguenti alla crisi in Ucraina. Ma anche per le aziende che riscontrano difficoltà economiche - improvvise, temporanee e non ricondubili all'impresa - nel reperimento di fonti energetiche funzionali alla trasformazione delle materie prime necessarie per la produzione. A stabilirlo è il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 67 del 31 marzo 2022, che in ragione dei recenti interventi di riordino della materia degli ammortizzatori sociali e della situazione internazionale determinata dalla crisi russo-ucraina, modifica e integra le causali di “crisi di mercato” (art. 3, comma 3-bis) e “mancanza di materie prime o componenti” (art. 5, commi 1-bis e 2) contenute nel decreto n. 95442 del 15 aprile 2016, incentrato sulla “Definizione dei criteri per l’approvazione dei programmi di cassa integrazione salariale ordinaria. Esame delle domande e disciplina delle singole fattispecie che integrano le causali di intervento della CIGO”. Nelle integrazioni al caso di “mancanza di materie prime o componenti”, il Dicastero precisa che nella relazione tecnica, richiesta dal Decreto, si dovranno documentare le oggettive difficoltà economiche riscontrate e l'imprevedibilità, temporaneità e non imputabilità delle stesse.

 

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