Al via il progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E.”

Al via il progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E.”

Realizzare azioni di contrasto allo sfruttamento lavorativo e attività di tutela delle vittime. È questo l’obiettivo del progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E.”, avviato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e operativo per i prossimi due anni. Il piano rappresenta un ulteriore tassello del rapporto di collaborazione tra INL e OIM, già avviato con i progetti "Alt Caporalato!" e "Su.pr.emeche, negli ultimi tre anni, hanno contribuito a sottrarre quasi 5.000 lavoratori, in larga parte migranti, da forme anche gravi di sfruttamento, implementando, inoltre, il rapporto di fiducia verso gli organi dello Stato. ll nuovo progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, prevede:l'attivazione di task-force composte da ispettori e mediatori culturali specializzati in verifiche ispettive mirate in contesti a maggior rischio di sfruttamento, l'attivazione di sportelli di ascolto e informazione multilingua negli Ispettorati Territoriali del Lavoro selezionati, attività di sensibilizzazione dei lavoratori migranti sui diritti e doveri conseguenti all'instaurazione del rapporto di lavoro, nonché iniziative di aggiornamento professionale e scambio di esperienze per il personale ispettivo e gli operatori del mercato del lavoro e del terzo settore. Secondo quanto riportato sul portale dell’INL, il progetto, già operativo dal 1° dicembre, si estende a tutti i settori economici e sarà attivo sull'intero territorio nazionale, agevolando il raccordo con i modelli operativi che si andranno a delineare anche alla luce dalle "Linee-Guida per la protezione e l'assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura".

 

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