Decontribuzione Sud PMI: le istruzioni operative INPS
Fornite dall'Inps le prime istruzioni operative per la fruizione della Decontribuzione Sud PMI, introdotta dalla legge di Bilancio 2025. L’agevolazione, destinata a micro, piccole e medie imprese con sede in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna che abbiano meno di 250 dipendenti, prevede un esonero contributivo (con esclusione dei premi e contributi Inail) per i datori di lavoro privati che occupano lavoratori a tempo indeterminato. Lo ricorda l’Inps con la circolare n. 32 del 30 gennaio scorso, precisando che l’esonero, con un’intensità decrescente in riferimento alle assunzioni effettuate nell'anno di riferimento precedente, è concesso nel rispetto del regime de minimis previsto dalla normativa europea (Regolamento UE 2023/2831). L'incentivo si applica dal 2025 al 2029 con percentuali scaglionate. In particolare, per l’anno 2025 è del 25% sui contributi previdenziali fino a 145 euro mensili per lavoratore assunto alla data del 3.12 2024; per l’anno 2026 sarà del 20% con un massimo di 125 euro mensili per lavoratore assunto alla data del 31.12.2025; per il 2027 sarà del 20% con un massimo di 125 euro mensili per lavoratore assunto alla data del 31.12.2026; per il 2028 sarà del 20% per un importo massimo di 100 euro mensili per lavoratore assunto alla data del 31.12.2027; per l’anno 2029 sarà del 20% per un importo massimo di 75 euro mensili per lavoratore assunto alla data del 31.12.2028. L’agevolazione - si legge nel documento di prassi - è applicabile esclusivamente ai rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, con esclusione del settore agricolo e del lavoro domestico, nonché dai rapporti di apprendistato. L’Istituto chiarisce che rientrano tra i beneficiari i datori di lavoro il cui fatturato annuo non superi i 50 milioni di euro e/o il totale di bilancio non ecceda i 43 milioni di euro. Precisate, infine, le modalità di esposizione dei dati nel flusso Uniemens e le istruzioni contabili.
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