Stop all’AdI per chi non si presenta ai servizi sociali entro giugno
Stop all’Assegno di Inclusione per chi non si presenta al primo appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale. Termine che ha iniziato a decorrere dal 25 maggio scorso. Se l’erogazione del beneficio dovesse essere sospesa, per ripristinarla nel mese successivo gli interessati devono essere convocati o presentarsi presso i servizi sociali in tempo utile per le elaborazioni dei rinnovi mensili e le disposizioni dei relativi pagamenti. Lo ha reso noto l’Inps con il messaggio n. 2132 del 5 giugno scorso nel quale ha evidenziato che dopo l’avvenuto primo appuntamento o presentazione del nucleo familiare beneficiario dell’AdI, gli operatori dei servizi sociali avranno cura di registrare prontamente l'evento positivo nella piattaforma per la gestione dei Patti per l’inclusione sociale (GePI). Ciò al fine di sbloccare la sospensione, se già intervenuta o, comunque, per azzerare e riavviare il contatore per la successiva scadenza. Le registrazioni che perverranno entro il giorno 20 del mese – fa sapere ancora l’Istituto – saranno rielaborate in tempo utile per le relative disposizioni mensili di pagamento; quelle inserite successivamente saranno rielaborate per i pagamenti del mese successivo. Dunque, i beneficiari recupereranno come arretrato la o le mensilità spettanti e non percepite. L’Inps ricorda, da ultimo, che per le domande presentate dal 1° marzo 2024, il termine di 120 giorni decorre dal giorno di sottoscrizione del Patto di attivazione digitale del nucleo familiare.
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