Congedo straordinario: i criteri di computo per le mensilità aggiuntive

Congedo straordinario: i criteri di computo per le mensilità aggiuntive

Durante il periodo di congedo straordinario il richiedente ha diritto a percepire un’indennità corrispondente all'ultima retribuzione che precede il congedo stesso, con riferimento alle voci fisse e continuative del trattamento (comprensiva del rateo della tredicesima mensilità, nonché delle altre mensilità aggiuntive, gratifiche, indennità, premi, ecc.), esclusi gli emolumenti variabili della retribuzione. Il periodo medesimo è coperto da contribuzione figurativa. A precisarlo è l’Inps con il messaggio n. 30/2024 nel quale conferma l’interpretazione fornita dall’Istituto sull’argomento con le circolari n. 64/2001 e n. 32/2012. Nel documento di prassi si specifica, infatti, che l’indennità è corrisposta nella misura dell’ultima retribuzione percepita e cioè quella dell’ultimo mese di lavoro che precede il congedo e che i periodi di congedo straordinario non sono computati ai fini della maturazione di ferie, tredicesima e trattamento di fine rapporto ma, essendo coperti da contribuzione figurativa, sono validi ai fini del calcolo dell’anzianità assicurativa.

 

Notizie correlate: Taglio cuneo e 13^: fino a 1.800 euro in più in busta paga in un anno - Legge di Bilancio 2024: le principali novità lavoristiche e fiscali - Congedi straordinari e permessi 104, procedure aggiornate