Reddito di libertà, nuove chance da fondi regionali
Il finanziamento del reddito di libertà potrà avvenire anche con risorse regionali. L'opportunità di integrare i fondi previsti a sostegno delle donne vittime di violenza è chiarita dall'Inps con il messaggio n. 1053 del 7 marzo 2022 che si sofferma anche sui criteri per la ripartizione di quanto previsto dall'art. 105-bis del D.L. n. 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 77/2020. L’Istituto, secondo quanto stabilito per la ripartizione dei 3 milioni di euro appannaggio del Fondo dal D.P.C.M. del 17 dicembre 2020 e, successivamente, dalla circolare Inps n. 166 dell’8 novembre 2021, ha ricordato che erogherà le prestazioni in unica soluzione e sulla base delle domande presentate, a favore delle beneficiarie della Regione/Provincia autonoma. Il riconoscimento del Reddito di Libertà permetterà a ciascuna richiedente di ricevere un massimo di 400 euro mensili e per non più di 12 mesi, fino a esaurimento della provvista e salvo successivi stanziamenti da parte della Regione/Provincia autonoma. Qualora siano disponibili anche risorse statali, l’Inps utilizzerà per i pagamenti tali risorse in via prioritaria.
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