Da ottobre le rivalutazioni delle pensioni

Arrivano dall’Inps le istruzioni applicative dell'incremento delle pensioni per le mensilità fino a dicembre 2022, tredicesima compresa, ai sensi dell’art. 21 del D.L. n. 115/2022. Con la circolare n. 114 del 13 ottobre 2022, condivisa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Istituto chiarisce destinatari, modalità di calcolo e pagamento della misura, oltre a rimarcare che l’incremento disposto dal decreto Aiuti-bis anticipa di un trimestre la perequazione delle pensioni per il 2022 e con decorrenza dal 1° gennaio 2023, senza che questo aumento abbia una successiva incidenza né sull'individuazione dell’aliquota di perequazione né sulla determinazione dell’importo da assoggettare a perequazione. Destinatari della misura sono i titolari di trattamenti pensionistici mensili di importo pari o inferiore a 2.692 euro, maggiorato di 52,44 euro in base alla clausola di salvaguardia, per un totale di 2744 euro. Nel dettaglio, l’Istituto ricorda le disposizioni della circolare n. 197 del 23 dicembre 2021 e definisce i trattamenti rientranti nell’ambito di applicazione dell’aumento. L’aumento verrà corrisposto d’ufficio sulle mensilità di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima se dovute, sarà imponibile ai fini Irpef ed indicato nel cedolino alla voce “Incremento D.L. Aiuti bis”. Nel caso specifico delle pensioni dei giornalisti iscritti all’Inpgi, l’Istituto ricorda che nonostante il trasferimento alla gestione Inps si applica la perequazione definitiva per il 2021 all’1,9%, in quanto già in vigore prima della pubblicazione del D.L. n. 115/2022. Con riferimento alle prestazioni assistenziali, l’aumento perequativo trova applicazione sulle pensioni di inabilità nonché sull’assegno mensile di assistenza e alla pensione per sordi e ciechi. Non trova, invece, applicazione per le indennità di natura assistenziale, come l’indennità di accompagnamento, per ciechi parziali e assoluti, di comunicazione, di frequenza e indennità di talassemia.

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