ISCRO 2023: domande fino al 31.10
Fino al prossimo 31 ottobre, i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata potranno presentare la domanda di indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) per il 2023. Lo comunica l’Inps con il messaggio n. 1636 del 5 maggio scorso, in cui specifica che nel suddetto lasso temporale torna operativo, all’interno del portale dell’Istituto, il servizio di inoltro delle istanze, disattivato dal 31 ottobre 2022 per le richieste relative al 2022 e reso nuovamente operativo lo scorso 8 maggio per le richeiste relative all'anno in corso. Dopo aver rimandato alla circolare n. 94 del 30 giugno 2021 per istruzioni amministrative in materia, l’Ente illustra i vari passaggi per la presentazione delle domande 2023, tramite la sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” sull’homepage del sito. L’accesso al servizio – sottolinea l’Inps – può essere effettuato attraverso SPID almeno di secondo livello, CIE o CNS; in alternativa, la richiesta può essere effettuata tramite il Contact Center integrato. Dopodiché, l’Istituto ricorda che l’indennità ISCRO è fruibile solo una volta nel triennio 2021-2023 e che, di conseguenze, chi ne ha già fruito in questi tre anni non potrà farlo nuovamente. Oltre a ciò, qualora il diritto all’indennità straordinaria per il 2021 o il 2022 sia decaduto, l’assicurato non potrà in ogni caso accedervi una seconda volta nel triennio di riferimento. Rispetto al 2023, invece, l’Ente sottolinea che la richiesta può essere presentata da chi non ne ha inoltrata alcuna nei due anni precedenti e da chi, pur avendola inoltrata, si è visto respingere l’accesso o revocare la presentazione. Infine, l’Inps chiarisce che in fase di presentazione della domanda, l’interessato deve autocertificare i redditi prodotti per ciascuno degli anni di interesse, a meno che gli stessi non siano già a disposizione dell’Istituto: in quest’ultimo caso, l’Ente prenderà in considerazione i dati reddituali di cui è in possesso.
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