Certificazione contratti luoghi confinati: il parere INL dopo l’interlocuzione con il CNO
L’ambito di competenza territoriale degli organi abilitati a certificare i contratti in ambienti sospetti di inquinamento e luoghi confinati “resta definito all’interno del Regolamento che disciplina le Commissioni istituite presso gli stessi CPO (art. 76, co. 1 lett. c-ter D.Lgs. n. 276/2003)”. La conferma arriva dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro a seguito di un’interlocuzione avviata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro in relazione alle numerose richieste di chiarimento da parte dei Consigli Provinciali. Va ricordato che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro è intervenuto sul tema dell’obbligo di certificazione di tali contratti ai sensi del D.P.R. n. 177/2011, prima con la comunicazione dello scorso 24 gennaio e poi fornendo chiarimenti con la nota n. 1937 del 7 marzo scorso.
Per quanto concerne, inoltre, la verifica documentale - si legge nel comunicato diffuso il 10 maggio ai Consigli Provinciali dell’Ordine - “ferma restando l’acquisizione di una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, la Commissione può richiedere a campione eventuale documentazione a supporto”.
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