De Luca: “La sfida è ampliare le competenze in campo digitale”
In un contesto socio-economico dominato dall’innovazione tecnologica, “volta a garantire la continuità nel lavoro e nella produzione”, appare necessaria “l’integrazione e l’acquisizione di nuove competenze”. E, inoltre, “risulta quasi d’obbligo una riflessione su come la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale stiano ridisegnando, in particolare, i contorni del sistema lavoristico”. È il messaggio lanciato dal Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, in un editoriale pubblicato oggi sul Sole 24 Ore, nel quale fa il punto sull’evoluzione dei nuovi strumenti digitali (tra questi, l’intelligenza artificiale) e sul loro impatto sui processi aziendali e lavorativi. Per il Presidente “la diffusione dell’intelligenza artificiale favorisce l’efficientamento di attività meccaniche e ripetitive e incoraggia l’aumento della domanda di beni e servizi professionali” ma al contempo “pone diversi interrogativi sulla componente umana e intellettiva, che dovrà governare e dominare adeguatamente i diversi strumenti tecnologici”. Proprio per questo risulta “opportuno porre l’accento sulla necessità di formarsi e ampliare il ventaglio delle proprie competenze anche in ottica digitale, adeguando le proprie abilità alle sfide del mondo che ci circonda”. Il Presidente, a tal proposito, suggerisce “un confronto proattivo con le nuove opportunità offerte dal mercato, seguendo la scia della formazione continua” ricordando come “la sensibilità e la voglia di formarsi e crescere” siano doveri che appartengono ad ognuno di noi. “In questo scenario, l’intelligenza artificiale costituisce uno strumento al servizio dell’uomo e, nel dettaglio, rappresenta uno stimolo per i lavoratori e gli imprenditori che dovranno riconvertire la loro professionalità per mettere a frutto il loro talento”, ha concluso.
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