Nessuna ritenuta per i contributi Covid erogati dai Comuni alle attività chiuse
I contributi economici erogati una tantum dal Comune in favore di talune attività di impresa del proprio territorio, costrette a chiusura durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, non sono assoggettati alla ritenuta del 4% prevista per i contributi alle imprese dall’articolo 28, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta n.629/2021 evidenziando che le somme non sono imponibili e tali contributi rientrano nel campo di applicazione della detassazione prevista dal Decreto Ristori. Tuttavia, è necessario rispettare un requisito fondamentale: i benefici devono essere diversi da quelli esistenti prima dell'emergenza. In presenza di tali condizioni le sovvenzioni una tantum di cui trattasi possono essere erogate ai soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione, nonché ai lavoratori autonomi da chiunque e indipendentemente dalle modalità di fruizione.