E-fatture e corrispettivi giornalieri, come regolarizzare i ritardi

E-fatture e corrispettivi giornalieri, come regolarizzare i ritardi

Con il provvedimento n. 61196/2023 del 6 marzo scorso, l’Agenzia delle Entrate ha reso note le modalità con cui sono messi a disposizione dei soggetti titolari di partita Iva dati ed elementi per regolarizzare eventuali anomalie, errori o omissioni relativi a fatture elettroniche e corrispettivi giornalieri telematici, trasmessi oltre i termini stabiliti dalla normativa vigente, in attuazione dell’art. 1, commi da 634 a 636, Legge n. 190/2014, e per beneficiare mediante ravvedimento operoso della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse, secondo le modalità previste dall’articolo 13 del D.Lgs. n. 472/1997. In particolare, si potrà beneficiare delle riduzioni sanzionatorie, per le violazioni formali commesse entro il 31 ottobre 2022 e per quelle prodromiche alle violazioni riguardanti le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e periodi precedenti, se si regolarizzeranno le anomalie entro il 31 marzo 2023. Il contribuente che intenda correggere il proprio comportamento potrà avvalersi anche delle disposizioni previste dall’articolo 1 della legge n. 197/2022 per regolarizzare le violazioni formali (commi da 166 a 173) e le violazioni sostanziali. L’Amministrazione Finanziaria – si legge nel documento – trasmette al domicilio digitale dei singoli contribuenti una comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo al fine di permettere, tra gli altri, la regolarizzazione di errori o omissioni, la consultazione degli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata e la valutazione della correttezza dei dati in loro possesso. I soggetti interessati possono consultare la comunicazione e visualizzare l’elenco delle fatture o dei corrispettivi trasmessi tardivamente accedendo all’area riservata del portale informatico dell’Agenzia, denominata “Cassetto fiscale” e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”. Il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, può segnalare all’Agenzia eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti con le modalità indicate nella stessa comunicazione.

 

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