Nessun obbligo per il dipendente di comunicare i contributi al Fondo pensione al posto del premio di risultato
Nel caso di contributi versati a fondi di pensione complementare in sostituzione del premio di risultato aziendale, non sussistono oneri di comunicazione in capo al dipendente. È il datore che provvede a comunicare al fondo pensione l’ammontare dei contributi versati. Le Entrate, con la risposta a interpello n. 154/2024, introducono una semplificazione in materia di obblighi informativi a carico dei dipendenti iscritti a fondi di previdenza complementare che decidono di destinare contributi aggiuntivi risultanti dalla sostituzione dei premi di produttività. Di recente, l’Amministrazione finanziaria è intervenuta sulla questione, chiarendo che nel caso di un piano di welfare che consenta ai dipendenti di “utilizzare il credito quale contribuzione aggiuntiva a fondi di previdenza complementare, considerato che il versamento è effettuato direttamente dal datore di lavoro al Fondo e riportato nella Certificazione Unica rilasciata al dipendente, quest’ultimo non è tenuto ad alcuna comunicazione alla forma di previdenza complementare”. Tale comunicazione – specifica l’Agenzia – “è posta nell’interesse del contribuente, al fine di evitare la tassazione dei contributi versati in sostituzione dei premi di risultato al momento della liquidazione della prestazione”. Nel caso, dunque, in cui sia il datore di lavoro a provvedere alla comunicazione al posto del dipendente, quest’ultimo è dispensato da tale obbligo.
Notizie correlate: Superbonus al 70% se la fattura corretta viene inviata allo SdI nel 2024 - Spese sportive familiari rimborsate solo per iniziative scolastiche - Spese sportive familiari rimborsate solo per iniziative scolastiche