Definizione agevolata: approvato il modello
Approvato il modello di domanda per la definizione agevolata delle controversie tributarie prevista dalla legge di Bilancio 2023 in cui è parte l’Agenzia delle Entrate. Lo comunica l’amministrazione finanziaria con il provvedimento n. 30294 del primo febbraio 2023. Oggetto del provvedimento il modello, disponibile gratuitamente sul portale delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) e le relative istruzioni. La domanda va presentata entro il 30 giugno 2023, per ciascuna controversia autonoma, dal soggetto che ha proposto l’atto introduttivo del giudizio o da chi vi è subentrato e ne ha legittimazione alle Entrate tramite l’invio all’indirizzo PEC dell’Ufficio che è parte del giudizio, in attesa dell’attivazione del servizio di trasmissione telematica. Definibili – specifica l’ente – le controversie pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in Cassazione. Escluse, invece, dalla definizione agevolata le liti che riguardano anche solo in parte “le risorse proprie tradizionali previste dall’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, 2020/2053/UE, Euratom del Consiglio, del 14 dicembre 2020, e l’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione e le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato ai sensi dell’articolo 16 del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015”. Specificati nel provvedimento anche modalità e termini per il versamento da effettuarsi, in un’unica soluzione o in venti rate trimestrali di pari importo, entro il 30 giugno 2023 per quanto riguarda l’importo netto dovuto o della prima rata ed entro il 30 settembre, il 20 dicembre e il 31 marzo di ciascun anno, per il pagamento delle rate successive alla prima.
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