Le regole delle Entrate per i controlli sul 730/2023
Approvati dall’Agenzia delle Entrate i criteri per individuare gli elementi di incoerenza da utilizzare per effettuare i controlli preventivi sui modelli 730/2023 che determinano un rimborso per il contribuente, ai sensi dell’art. 5, comma 3-bis, del D.Lgs. n. 175/2014. Lo rende noto la stessa Amministrazione finanziaria con il provvedimento n. 203543 del 9 giugno scorso. Nel dettaglio, gli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi, presentate dai contribuenti con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata, che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, sono individuati nello scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle Certificazioni Uniche, nelle dichiarazioni dell’anno precedente o nella presenza di altri elementi incoerenti rispetto ai dati inviati da enti esterni o esposti nelle CU. Tra gli altri elementi di incoerenza – si legge nel documento – rientra anche la presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti. Nel ricordare quanto disposto in materia dal citato D.Lgs. n. 175/2014, l’Agenzia ha sottolineato di poter esercitare i controlli preventivi sulle dichiarazioni presentate direttamente dal contribuente – oppure tramite professionisti abilitati, CAF e sostituti d'imposta – con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata, nel caso in cui vi siano elementi di incoerenza che determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro. I controlli verranno effettuati in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, oppure dalla data della trasmissione se questa è successiva al termine citato. Il rimborso, poi, verrà erogato dall’Amministrazione finanziaria non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data di trasmissione se successiva a detto termine. Infine, restano fermi i controlli previsti in materia di imposte sui redditi.
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