Superbonus, errore nella comunicazione: l’opzione è immodificabile

Superbonus, errore nella comunicazione: l’opzione è immodificabile

La corretta indicazione dell’opzione tra sconto in fattura e cessione del credito è decisiva: se nella comunicazione viene barrata “cessione del credito” invece di “sconto in fattura”, la scelta diventa definitiva e non è più correggibile dopo la scadenza dei termini e l’accettazione del credito. Anche se le fatture riportano lo sconto in fattura e l’errore è dell’intermediario, l’operazione resta una cessione “pura”: il credito può essere usato in compensazione o ceduto solo a soggetti qualificati, ma si perdono le maggiori possibilità di circolazione tipiche dello sconto in fattura. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n.295 del 24 novembre scorso, in cui precisa che l’opzione comunicata telematicamente non può essere modificata una volta decorsi i termini previsti dall’art. 121 del decreto Rilancio e alla luce dei più recenti interventi normativi, che escludono la remissione in bonis per l’invio di una comunicazione sostitutiva. Il caso in esame riguarda una società che aveva applicato lo sconto in fattura per lavori edilizi inerenti il Superbonus, eseguiti su un immobile condominiale, mentre nella comunicazione inviata all’Agenzia l’intermediario del condominio aveva indicato, per errore, la “cessione del credito”. Il contribuente sosteneva che si trattasse di un mero errore formale, invocando il principio di prevalenza della sostanza sulla forma e chiedendo di poter riallineare la comunicazione a quanto risultava da fatture e contratti. L’Agenzia però ha escluso questa possibilità e, richiamando il quadro normativo aggiornato, ha precisato che non è consentito trasmettere una nuova comunicazione oltre i termini né correggere a posteriori l’opzione già esercitata. La rinuncia alla detrazione rimane quindi valida e il credito continua a qualificarsi come “ceduto”, con possibilità di utilizzo solo in compensazione o tramite ulteriore cessione a soggetti qualificati (banche, intermediari finanziari, imprese di assicurazione).

 

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