È sulle competenze che si gioca il futuro dell’IA
Una rivoluzione senza precedenti, una grande scommessa per il mondo del lavoro. L’Intelligenza Artificiale sta ridisegnando i contorni del sistema lavoristico e gli effetti del suo impatto si manifesteranno non tanto sull’aumento o sulla diminuzione di posti di lavoro, ma sulla revisione capillare e sistemica delle competenze e delle skills di tutti i lavoratori. È, in sintesi, il messaggio che emerge dalle risposte fornite da un campione di 116 “testimoni privilegiati”, chiamati a partecipare all’indagine “L’impatto dell’IA sul mondo del lavoro”, promossa dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro in occasione della 15^ edizione del Festival del Lavoro, in programma dal 16 al 18 maggio a Firenze, presso la Fortezza da Basso. Il panel di esperti (universitari, esperti istituzionali e del mondo della ricerca, delle parti sociali e del lavoro) mostra un generale atteggiamento di fiducia rispetto all’impatto dell’IA sull’occupazione. Il 66,7% del campione intervistato ritiene che le nuove tecnologie apporteranno benefici in termini di nuove competenze e opportunità occupazionali, ma contribuiranno anche all’aumento della produttività, con possibili ricadute sui salari (47%), e a migliorare la qualità del lavoro (45,3%).
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